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IL KUNG FU


Sotto la generica denominazione "Kung Fu" si intende l'insieme delle Arti Marziali cinesi. 
Letteralmente si potrebbe tradurre "duro lavoro", "lavoro/esercizio eseguito con abilità" e potrebbe 
fare pertanto riferimento ad attività diverse dalle "Arti della Guerra". 
I cinesi adoperano anche altre denominazioni, 
quali ad esempio: 

· KUO SHU (Arte Nazionale); 
· WU I (Arte Marziale); 
· CH'ÜAN FA (Metodo di Pugilato/Boxe, Metodo dei Pugni); 
· CH'ÜAN SHU (Arte del Pugno); 
· CHUNG KUO CH'ÜAN (Pugilato/Boxe Cinese, 
dove "Chung Kuo", Cina, significa letteralmente "Regno del Mezzo"). 

Essendo un sistema strutturato familiarmente, è soggetto a variazioni, è mutevole più d'ogni altro. 
Varia da zona a zona (ad esempio fra Nord e Sud vi sono profonde differenze che danno vita a due differenti tipologie di Kung Fu, il "Chang Ch'üan", caratterizzato da posizioni grandi, tecniche ampie molto potenti e veloci, molti calci alti e proiezioni, ed il "Nan-Ch'üan", caratterizzato da posizioni 
più piccole, pochi calci, generalmente bassi, poche proiezioni/acrobazie, tecniche corte (il primo è del 
Nord, il secondo è del Sud), da popolazione a popolazione, 
da religione a religione, da clan (tsu) a clan, 
da famiglia a famiglia, dalla particolare filìa per un animale (boxe imitativa o "fang sheng ch'üan" 
imitante scimmia, gru, mantide, cavallo, leopardo, tigre, orso, gatto, drago - unico animale mitologico, 
simboleggiante lo Yang - etc.). 

Una delle primi suddivisioni che si fanno quando si analizzano le Arti Marziali Cinesi è quella che gemma queste ultime in due grandi gruppi: 

· WAI CHIA (Sistema Esterno. 
In esso si trovano i cosìdetti "Stili Duri o Esterni" dove la forza fisica, bruta e la velocità la fanno da padrone. 
Il più famoso fra questi stili è lo SHAOLIN del Nord 
(Pei-Shaolin Ch'üan Fa). 


NEI CHIA (Sistema Interno. 
In esso si trovano i cosìdetti "Stili Morbidi o Interni" dove l'importanza è data per contro dalla energia 
interna, il "Ch'i" e ci si focalizza sull'utilizzo di quest'ultimo anche ai fini difensivi. 
Fra gli stili più famosi citiamo il TAI-CHI CH'ÜAN, il PA-KUA CH'ÜAN , e lo HSING-I CH'ÜAN.

Sinonimo di KUNG FU è "SHAOLIN". 

Letteralmente "SHAOLIN" significa "Giovane (Shao) 
Foresta (Lin) ". 
Quindi pugilato della Giovane Foresta. 
Il nome deriva dal Monastero Buddista "Mahâyâna" 
(in sanscrito significa "del Grande Veicolo " - di salvazione) 
di "Shaolin" (eretto verso la fine del V secolo d.C.) nel quale le arti marziali orientali si svilupparono e furono insegnate ad una sorta di Templari Buddisti per più di 1000 anni. 
Mahâyâna" è sanscrito. In cinese è detto "Ta shêng" , "Dai-jô" in giapponese. 
Nella sua forma esoterico/magica, detta in sanscrito "Vajrayâna" o "Tantrayâna" o "Mantrayâna", essenzialmente Buddhismo Lamaista, cioè Tibetano/Himalayano, in cinese "Mi-tsung" o "Chen-Yen", in giapponese divenuto "Mikkyô" o "Shin-gon", 
era la Religione di Stato della Dinastia "Ch'ing " (1644-1911, 
la Dinastia Mancese. Venne dopo la Dinastia Ming, 1368-1644).), come lo era già stato durante i mongoli "Yüan". In Giappone sopravvivono tuttora le Scuole Shingon e "Tendai" (dalla cinese "T'ien-tai"). 

L'Arte Marziale di Shaolin originaria si insegnò nel Tempio avente sede nella Provincia di Honan 
(Nord del Cina) sui Monti (Shan) Song/Sung (Song-Shan). 
Motore di tale meraviglia fu il 28° Patriarca Buddista il Principe Indiano BodhiDharma, fondatore 
della Scuola Buddista della Meditazione (in sanscrito Dhyana, 
in pâli Jnana, in cinese Ch'an, in giapponese Zen, 
in coreano Son, in vietnamita/annamita Thien). 
BodhiDharma (in cinese P'u Ti Ta Mo, o Ta Mo, in giapponese Daruma Daishi) arrivò ivi verso il 520 d.C. sotto il Regno dell'Imperatore buddista Wu Ti, della Dinastia dei Liang della Cina del Sud, proveniente dall'India Meridionale (alcuni dicono dalla Persia). 
Egli insegno una serie di esercizi fisici e di respirazione derivanti molto probabilmente da tecniche di 
Hatha Yoga unitamente alle famose "Sho Pa Lo Han Shou " 
(le 18 mani - tecniche - dei discepoli del Budda).